Ricercatori che preferiscono il proprio paese ad Harvard, ragazzi che progettano robot, ricerche all'avanguardia mondiale, auto pubbliche in condivisione, tecnologia a portata di tutti: succede in Italia. Apripista di questa realtà è la provincia autonoma di Trento, la Silicon Valley d'Italia: un territorio abitato da poco più di mezzo milione di persone e che investe su se stesso, con una burocrazia light grazie all'autonomia di cui gode. Un incubatore di esperienze e progetti ormai realizzato, che potrebbero essere replicati anche altrove. Numerosi gli obiettvi: proteggere i ragazzi dalle insidie della Rete, ma senza terrorizzarli. Tener d'occhio i fenomeni di bullismo più subdoli anche nei territori meno accessibili agli adulti, i social network, con il duplice obiettivo di aiutare le vittime e cecare di spiegare al branco digitale che sta sbagliando. Favorire l'istruzione digitale, ospitando competizioni iternazionali che permettano ai più giovani di progettare e costruire robot. Radunare genitori e insegnanti da tutta Italia per consentire uno scambio di idee senza filtri, che sia fecondo per tutti. Trarne spunti e insegnamenti da sviluppare, dandosi appuntamento all'anno successivo per parlarne ancora e costruire assieme la scuola del futuro. Ma anche condividere beni pubblici come l'auto di lavoro e offire servizi di facile accesso. Racchiudere la propria storia clinica in una tesserina che si conserva nel portafoglio, per esempio. Ecco come. CONTINUA SU ANSA.it Dopo quattro giorni di sfide, si è conclusa la RoboCup Junior, finale nazionale di robotica che si è tenuta Al Polo Espositivo Trento Expo. Qui si sono affrontati 180 team provenienti da numerose regioni italiane, per un totale di un migliaio tra studenti e docenti. I ragazzi dai 5 ai 19 anni si sono sfidati con i propri robot intelligenti in tre categorie (Rescue Line, Rescue Maze e OnStage). VIDEO: LA SFIDA RACCONTATA DAI RAGAZZI Il loro compito era costruire e programmare una macchina in grado di eseguire azioni complesse, come seguire un tracciato segnato, individuare degli ostacoli e distinguerli fra loro. Le squadre che hanno vinto accedono ai campionati mondiali in programma a Montreal, quelle che si sono classificate al secondo e terzo posto disputeranno invece gli Europei di Pescara. Al primo posto per la categoria Rescue Line U19 si è classificata la squadra toscana "BlackOut 2.0", al secondo e terzo posto le squadre calabresi "RoboCas Calabria" e "Team Vision". Al primo posto per la categoria Rescue Line U14 si è classificata la squadra toscana "Robotic Boy and Girls", al secondo posto il gruppo veneto "23A" e al terzo posto la piemontese "Materia Grigia". Al primo posto per la categoria Rescue Maze, infine, si è classificata la squadra veneta "Stracaganase", al secondo la squadra pugliese "Team Giorgi" e al terzo posto la squadra siciliana "Tasnos". La prossima edizione, è stato annunciato oggi, si terrà in Toscana. |
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September 2020
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