Salire a bordo e rimanere incollati al volante macinando oltre 600 chilometri di fila fra autostrade, strade statali e sterrati per attraversare la penisola da Roma fin su, vicino al confine con la Francia. E' questo l'effetto del nuovo Nissan Navara. L'abbiamo fatto trottare a lungo nella nostra prova d'agosto e, complice il tempo libero, non gli abbiamo risparmiato davvero nulla. Anche perché, ogni volta che ci si ferma, è un piccolo dispiacere e si ha subito voglia di ricominciare. L'auto elettrica è nei sogni degli italiani, mentre il diesel subisce lo stigma dei recenti scandali e si allontana dall'essere oggetto del desiderio, nonostante gli studi dimostrino che i propulsori a gasolio più recenti sono amici dell'ambiente. E' questa la conclusione cui si giunge dopo la diffusione all'Automotive Dealer Day in corso a Verona di un ampio studio commissionato da Unrae al Censis e di un sondaggio, elaborato da Quintegia. Su un pool di 1.366 potenziali acquirenti italiani d'auto tra i 25 e i 65 anni, si legge nel sondaggio, l'elettrico è desiderato dal 50% degli intervistati; meglio ancora fa l'ibrido (61%), mentre il Gpl conquista il 43%. Una vera rivoluzione se si considera che questi tre tipi di alimentazione rappresentano nel primo quadrimestre 2018 appena il 10% del mercato. Il diesel diventa la Cenerentola e scivola in coda alle preferenze (è al 37%, oggi conquista il 54,8% dell'immatricolato). Le motivazioni che portano a preferire i motori alternativi a benzina e diesel sono numerose: più della metà (55%) degli intervistati orientati verso un'auto elettrica ritiene importante l'aspetto ecologico, mentre il 47% ne rileva i vantaggi economici (in particolare i risparmi sul bollo auto). Continua su ANSA Motori |
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September 2020
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