"Una Lamborghini ibrida arriverà presto". A dirlo è l'amministratore delegato del marchio di Sant'Agata Bolognese nel corso di un'intervista all'ANSA nell'ambito della centesima edizione di Automobile Barcellona, il salone dell'auto che in questi giorni si svolge nella città catalana. "Guardiamo al futuro senza dimenticare i valori del nostro passato - dice l'AD dell'auto del Toro - e siamo convinti che le vetture di superlusso, come le nostre, avranno un ruolo davvero importante. D'altra parte - spiega Domenicali - in un Salone come questo, che celebra il proprio centenario, le nuove tecnologie hanno un ruolo chiave. E noi siamo qui a rappresentare non solo una storia gloriosa, ma anche un futuro che si preannuncia davvero pieno di soddisfazioni".
"Il compito di Seat è costruire auto elettriche per milioni, non per milionari: quel compito lo lasciamo a Lamborghini...". A riassumere con una battuta e un sorriso la strategia del Gruppo Volkswagen per i prossimi anni è Luca De Meo, presidente del marchio spagnolo, in un colloquio con l'ANSA a margine del Salone di Barcellona.
"Ibrida o elettrica, tecnologicamente avanzata, curata nel design e accessibile economicamente: i clienti ci chiedono questo. Nei prossimi 10-15 anni - spiega - la struttura dell'offerta sarà molto variegata: diesel e benzina di nuova generazione, ibridi plugin, vetture elettriche e vetture a metano. La bellezza sarà il poter scegliere, la difficoltà quella di individuare l'auto giusta". Quanto alle prospettive del Gruppo Wolfsburg, De Meo spiega che "al Salone del centenario, Volkswagen espone un sogno: solo concept car. Auto che ancora il pubblico non vede in concessionaria, ma che già esistono e arriveranno a breve. Sul mercato spagnolo come su quello italiano - prosegue - saranno lanciate 35 vetture nei prossimi due anni tra ibridi ed elettrici puri. Venti solo a batteria. L'investimento di Volkswagen per l'elettrificazione - sottolinea - è di 30 miliardi di euro entro il 2025". Nell'alveo della strategia del Gruppo, De Meo chiarisce che tra gli obiettivi di Seat "c'è quello di rendere sempre più accessibili economicamente le vetture. Già El-Born, l'elettrico della Casa spagnola, è alla portata del 50% dei clienti. Ma vogliamo fare di più: per abbassare i prezzi, è necessario aumentare i numeri di vendita. E in questo senso Volkswagen ha elaborato una piattaforma per i modelli 'di massa' del gruppo: la MEB. Stimiamo in milioni le auto di nuova generazione che venderemo".
"Prova a togliere le mani dal volante". Siamo in autostrada a 120 km orari quando, durante il test drive della nuova Mercedes Classe B a Maiorca, veniamo esortati a fare un esperimento che sembra folle. L'auto impassibile segue la strada da sola, curva e, all'esigenza, sorpassa. E anche se dopo un po' il sistema di guida ci invita alla prudenza e ad afferrare di nuovo lo sterzo, l'impressione di essere passeggeri anche sul sedile di sinistra non ci abbandona: benvenuti nel futuro.
E' la notte del 28 agosto di un anno fa, quando le sirene dell'ambulanza stracciano la quiete di via Fleming, una appartata stradina di Cattolica, la 'Regina della Riviera romagnola'. Quando l'auto riparte, a bordo c'è Gabriella, la Gabi come qui la chiamano tutti, col cuore fermo e gli occhi sbarrati. Gabi è il motore sorridente di questa via lontana dal viavai dei turisti e dei bomboloni caldi a tutte le ore: da poco superati i 70, una vita di lavoro duro e amatissimo alle spalle, due figli ormai grandi, piglio da leader naturale. Ha orecchie capaci di ascoltare, mani grandi per fare, lingua incapace di dir male. Ecco perché tutti qui le vogliono bene, e quando l'ambulanza se la porta via in quella notte d'estate, intorno è solo dolore e silenzio. Un'auto che guarda al futuro senza tradire il passato, un progetto ambizioso premiato da vendite esaltanti, la coscienza che i giovani sono i clienti più esigenti: è una Lamborghini totalmente rinnovata quella che l'AD del Gruppo, Stefano Domenicali, ha presentato a Roma nell'ambito dell'inaugurazione del primo showroom capitolino della Casa di Sant'Agata Bolognese, a due passi da Via Veneto. "Quella nella capitale era un'assenza non più tollerabile - ha detto - soprattutto per chi ha nella gente la propria forza. Noi - si schermisce Domenicali - veniamo da un piccolo paesino perso nella Pianura Padana, e siamo coscienti della fiducia che le persone danno al nostro marchio, oggi ancor più di ieri. Urus - prosegue - era una scommessa, difficile e per alcuni indigesta: l'abbiamo vinta rispettando i tempi di progettazione, contenendo i costi e soprattutto creando un prodotto di altissimo livello che coniuga le linee del passato con le necessità attuali". "Quella nella capitale era un'assenza non più tollerabile - ha detto - soprattutto per chi ha nella gente la propria forza. Noi - si schermisce Domenicali - veniamo da un piccolo paesino perso nella Pianura Padana, e siamo coscienti della fiducia che le persone danno al nostro marchio, oggi ancor più di ieri. Urus - prosegue - era una scommessa, difficile e per alcuni indigesta: l'abbiamo vinta rispettando i tempi di progettazione, contenendo i costi e soprattutto creando un prodotto di altissimo livello che coniuga le linee del passato con le necessità attuali". |
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September 2020
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