I social network percepiti come fonte di informazione, i big del web che scorrazzano in una prateria con poche regole, le notizie vere e quelle false in un mix indistinguibile, dati sensibili alla mercé di tutti. Sono questi i temi al centro dell'SMMdayIT. "Usa, Russa, Cina - sostiene il 'padrone di casa' Andrea Albanese, digital advisor - fanno la parte del leone nel mondo social e digital. L'Europa, invece, è debole. Per riguadagnare terreno, è necessario sviluppare tool e strumenti made in UE. La 'sovranità' - prosegue - passa anche per la 'potenza digitale' di un Paese'. Ogni social, emerge dall'incontro, ha una diversa SEO, cioè un criterio proprio in base al quale indicizza e classifica le informazioni. Non più solo Google (inteso come motore di ricerca), ma anche Facebook, Linkedin, Amazon. Per ottimizzare i contenuti e renderli visibili, dunque, bisogna valutare la piattaforma sulla quale si pubblica. CONTINUA SU ANSA.it Circa la metà di compravendite di auto usate in Italia avviene fra privati, un dato in decisa controtendenza rispetto agli altri Paesi europei, e gli con una predominanza di annunci online. Si tratta, secondo AsConAuto, di una anomalia Italiana. Tra privati e tra partite IVA e privati le vendite sono regolate dal Codice civile e mancano le garanzie necessariamente fornite dai venditori professionali. Oggi le rilevazioni fatte sulle vendite online dimostrano che su circa 420.000 auto pubblicate usate (stima da fonti varie per l’anno 2017) oltre 130.000 sono pubblicate da privati: pari al 33 per cento, cioè a 1/3 del mercato totale della offerta di auto usate. Per questo motivo è particolarmente importante mettere a disposizione degli acquirenti privati di auto usate un vademecum, predisposto a cura di Giorgio Boiani, vicepresidente di AsConAuto, per evitare brutte sorprese all’acquirente privato di auto usate. Continua su ANSA Motori L'auto elettrica è nei sogni degli italiani, mentre il diesel subisce lo stigma dei recenti scandali e si allontana dall'essere oggetto del desiderio, nonostante gli studi dimostrino che i propulsori a gasolio più recenti sono amici dell'ambiente. E' questa la conclusione cui si giunge dopo la diffusione all'Automotive Dealer Day in corso a Verona di un ampio studio commissionato da Unrae al Censis e di un sondaggio, elaborato da Quintegia. Su un pool di 1.366 potenziali acquirenti italiani d'auto tra i 25 e i 65 anni, si legge nel sondaggio, l'elettrico è desiderato dal 50% degli intervistati; meglio ancora fa l'ibrido (61%), mentre il Gpl conquista il 43%. Una vera rivoluzione se si considera che questi tre tipi di alimentazione rappresentano nel primo quadrimestre 2018 appena il 10% del mercato. Il diesel diventa la Cenerentola e scivola in coda alle preferenze (è al 37%, oggi conquista il 54,8% dell'immatricolato). Le motivazioni che portano a preferire i motori alternativi a benzina e diesel sono numerose: più della metà (55%) degli intervistati orientati verso un'auto elettrica ritiene importante l'aspetto ecologico, mentre il 47% ne rileva i vantaggi economici (in particolare i risparmi sul bollo auto). Continua su ANSA Motori |
Archivi
September 2020
Categorie
All
|