I social network percepiti come fonte di informazione, i big del web che scorrazzano in una prateria con poche regole, le notizie vere e quelle false in un mix indistinguibile, dati sensibili alla mercé di tutti. Sono questi i temi al centro dell'SMMdayIT. "Usa, Russa, Cina - sostiene il 'padrone di casa' Andrea Albanese, digital advisor - fanno la parte del leone nel mondo social e digital. L'Europa, invece, è debole. Per riguadagnare terreno, è necessario sviluppare tool e strumenti made in UE. La 'sovranità' - prosegue - passa anche per la 'potenza digitale' di un Paese'. Ogni social, emerge dall'incontro, ha una diversa SEO, cioè un criterio proprio in base al quale indicizza e classifica le informazioni. Non più solo Google (inteso come motore di ricerca), ma anche Facebook, Linkedin, Amazon. Per ottimizzare i contenuti e renderli visibili, dunque, bisogna valutare la piattaforma sulla quale si pubblica. CONTINUA SU ANSA.it 'Passione, responsabilità, etica': sono le armi uniche e potenti per contrastare le fake news, sempre più al centro del dibattito politico. E' quanto emerge da un incontro organizzato a Milano nell'ambito dell'#SMMdayIT (Social Media Marketing Day), sull'uso dei social da parte di editori e mass media tradizionali. 'Le fake news - dice il direttore dell'ANSA; Luigi Contu - sono sempre esistite, i social le hanno rese pervasive. Una cosa è scrivere una notizia sbagliata, cosa diversa è diffondere un'informazione volutamente errata. La civiltà nasce sui dubbi. Ma un certo uso dei social rischia di appiattire il dubbio, di fornire soluzioni facili a problemi complessi'. CONTINUA SU ANSA.it |
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September 2020
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