Salire a bordo e rimanere incollati al volante macinando oltre 600 chilometri di fila fra autostrade, strade statali e sterrati per attraversare la penisola da Roma fin su, vicino al confine con la Francia. E' questo l'effetto del nuovo Nissan Navara. L'abbiamo fatto trottare a lungo nella nostra prova d'agosto e, complice il tempo libero, non gli abbiamo risparmiato davvero nulla. Anche perché, ogni volta che ci si ferma, è un piccolo dispiacere e si ha subito voglia di ricominciare. Audi Q3 Sportback è l'anello di congiunzione tra un suv di lusso e un coupé che fa girar la testa ai passanti. E non è soltanto questione di linee: è nel dna di questa vettura dal profilo deciso e intrigante l'attrarre attenzione. Primo SUV coupé compatto del Marchio dei quattro anelli, si presenta matura soprattutto in termini di design: unisce la praticità di un veicolo poliedrico alle forme da auto sportiva: le fiancate muscolose, il frontale grintoso, la linea discendente del tetto che si concentra su un posteriore aggressivo. Non facile bilanciare tutte queste caratteristiche in un'auto sola, che sa essere comoda per la famiglia ma anche generosa nelle escursione fuori dai tracciati asfaltati e volitiva nella guida sportiva. Abbiamo avuto l'occasione di testare la vettura - una Audi Q3 Sportback 35 TDI S tronic S line edition - in un lungo percorso che ci ha condotto, nei giorni, dal traffico di Roma ai divertenti tornanti che si srotolano nei dintorni del lago del Turano, nel reatino. Trasformare un'auto sportiva 'da famiglia' in una, altrettanto comoda, ma più cattiva, senza compromessi: arriva sul mercato Porsche Cayenne Coupé. Ispirata al grande suv del marchio, ormai alla terza generazione, è più aggressiva, più estrema. Più Porsche.
La Coupé include tutti i particolari tecnici della Cayenne attuale, ma le differenze stilistiche appaiono immediate: le linee sono decisamente più sportive grazie alle fiancate muscolose e al tetto spiovente in cristallo (o carbonio, a richiesta: -22 kg). La nuova nata si declina in tre versioni: 'base' (motore sei cilindri turbo da 3 litri, 340 CV, coppia massima di 450 Nm), S (motore V6 da 2.9 litri a doppia sovralimentazione, 440 CV, coppia massima 550 Nm) e Turbo (biturbo V8 da 4 litri, 550 CV, coppia massima 770 Nm). Diagnosi precisa, preventivo dettagliato, ricambi di qualità, brand riconoscibili: sono questi gli elementi chiave per affidare la propria vettura a un autoripatore senza temere sorprese. A rispondere alla domanda 'che si apre a mille risposte' è Giorgio Boiani, vicepresidente di AsConAuto, l'Associazione Consorzi Concessionari Auto che raggruppa oltre 20.700 autoriparatori attraverso 22 consorzi in 16 regioni italiane (il video dell'intervista sul Canale ANSA Motori).
"Un brand che identifica l'officina - spiega - è solitamente il primo indice di qualità e sicurezza, perché chi espone un marchio deve assicurare un adeguato livello di professionalità". Più complesso è riconoscere la qualità della riparazione. Addio bombola dei ricordi e distributori di gas più rari dell'unicorno: Seat punta in maniera decisa sulle motorizzazioni a metano, una scelta 'ecologica e alla portata di tutti' secondo la casa spagnola del Gruppo Volkswagen. L'obiettivo dichiarato, infatti, non è quello di mettere in campo una soluzione-ponte verso l'elettrico (che pure è in fase avanzata), ma di proporre vetture che siano sostenibili non solo per l'ambiente, ma anche per le tasche. E così l'uovo di Colombo è puntare su un carburante noto da tempo, applicando però le nuove tecnologie, sulle quali Seat ha investito moltissimo. Non solo in termini economici, ma anche 'emotivi', al punto di volere rendere disponibile questo tipo di alimentazione in tutti gli allestimenti dei modelli coinvolti e di aver affrontato il tallone d'Achille della distribuzione del metano grazie a un accordo con Snam per ampliare la rete nazionale, che attualmente conta 1.200 impianti, ma distribuiti in maniera disomogenea. Sulle strade tra Madrid e Avila abbiamo testato i tre modelli della gamma TGI, la sigla che contraddistingue l'alimentazione a metano come carburante primario: Leon, Arona e Ibiza. Riprendere l'auto che si intraversa sul bagnato, imparare a evitare un ostacolo improvviso, frenare in maniera efficace: tutto questo, e molto di più è la BMW Driving Experience. Abbiamo effettuato una prova di cosa tocca agli allievi dei corsi di guida sicura avanzata sul circuito di Vallelunga, alle porte di Roma, dove il 27-28 marzo ha preso l'avvio la stagione 2019 che si snoderà in sette autodromi in tutta Italia fino a novembre.
Una giornata in compagnia di Bmw Z4, dalla strizzacuori M40i alla più tranquilla, si fa per dire, sDrive20i: è quella che abbiamo trascorso tra l'autodromo di Vallelunga e le sinuose strade nei dintorni del lago di Bracciano.
La Z4 incarna quella che in Bmw chiamano la "filosofia Z", ma la aggiorna con nuove soluzioni che via via arriveranno su tutta la gamma. Rispetto alla Z8 che l'ha preceduta, Z4 è cresciuta di 8 cm in lunghezza e 7 in larghezza, ma ha un passo più corto che le conferisce maggiore agilità grazie a una diversa ripartizione dei pesi e al baricentro più basso. Soprattutto, rispetto alla generazione precedente, cambiano le proporzioni. L'abitacolo è più centrato e torna il soft top, con un risparmio di 60 kg. E ne giova anche il bagagliaio, che ora accoglie 280 litri rispetto ai 180 di prima. Maggior la tenuta in curva, grazie all'assetto M adattivo. Di serie anche l'impianto sportivo M. |
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September 2020
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