Dopo aver sparigliato le carte del mondo dei piccoli suv all'esordio nella sua prima versione, alcuni anni fa, Nissan Juke rientra nei ranghi ma a modo suo: assume gli stilemi adottati sull'intera gamma della Casa di Yokoama, conservando la distintiva originalità. Fiancate muscolose, gruppi ottici anteriori affilati su un frontale distintivo, posteriore squadrato e coda pronunciata: questi i segni di riconoscimento di famiglia, cui Juke affianca il profilo coupé, lo 'sguardo doppio' che tanto colpì nell'esordio della passata versione e le maniglie posteriori a scomparsa nelle portiere della prima generazione. Anche stavolta, insomma, l'aspetto non lascia indifferenti né apre a mezze misure.
La vettura oggetto della nostra lunga prova ha allestimento N-DESIGN con ProPilot, ed è mossa dall'unico propulsore disponibile, il turbo da un litro, 3 cilindri, da 117 CV, con cambio manuale a 6 rapporti. Gli interni, optional, sono particolarmente curati: Alcantara su plancia e portiere, sedili in ecopelle, luci di ambiente.
Nissan ha segnato con Qashqai la vera apertura del mercato dei suv e, in un segmento in perenne espansione e dove i competitor sono oramai numerosissimi, continua a declinare una delle sue vetture più fortunate secondo le rinnovate necessità. Abbiamo provato per alcuni giorni la versione con il rinnovato diesel da 115 CV e cambio automatico a 7 rapporti, allestimento Tekna+, il top di gamma che prevede a bordo anche il ProPilot.
Se la prima impressione è quella che conta, Qashqai comincia bene. A colpo d'occhio non tradisce gli anni e, una volta alla guida, il feeling è facile da trovare. La strumentazione è completa, perfino con un pizzico di civetteria nelle luci soffuse dell'abitacolo. Il cambio automatico, dagli innesti morbidissimi, è un ausilio che diventa subito indispensabile. |
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September 2020
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