"Prova a togliere le mani dal volante". Siamo in autostrada a 120 km orari quando, durante il test drive della nuova Mercedes Classe B a Maiorca, veniamo esortati a fare un esperimento che sembra folle. L'auto impassibile segue la strada da sola, curva e, all'esigenza, sorpassa. E anche se dopo un po' il sistema di guida ci invita alla prudenza e ad afferrare di nuovo lo sterzo, l'impressione di essere passeggeri anche sul sedile di sinistra non ci abbandona: benvenuti nel futuro.
Ha il muso aggressivo dei modelli maggiori e la coda affusolata di un'auto adatta alla città ma anche alle escursioni la Mazda CX-3 versione 2018. Una vettura decisamente controcorrente: aumenta le cilindrate laddove c'è la corsa a propulsori sempre più piccoli, e punta sul diesel, quasi abbandonato da molti.
Nella due giorni di test che la casa giapponese ha organizzato a Malaga, in Spagna, abbiamo provato la due versioni benzina: il 2 litri, 150 CV, cambio automatico, top di gamma, e il più tranquillo 1.8 da 120 CV, cambio manuale. Un'auto che guarda al futuro senza tradire il passato, un progetto ambizioso premiato da vendite esaltanti, la coscienza che i giovani sono i clienti più esigenti: è una Lamborghini totalmente rinnovata quella che l'AD del Gruppo, Stefano Domenicali, ha presentato a Roma nell'ambito dell'inaugurazione del primo showroom capitolino della Casa di Sant'Agata Bolognese, a due passi da Via Veneto. "Quella nella capitale era un'assenza non più tollerabile - ha detto - soprattutto per chi ha nella gente la propria forza. Noi - si schermisce Domenicali - veniamo da un piccolo paesino perso nella Pianura Padana, e siamo coscienti della fiducia che le persone danno al nostro marchio, oggi ancor più di ieri. Urus - prosegue - era una scommessa, difficile e per alcuni indigesta: l'abbiamo vinta rispettando i tempi di progettazione, contenendo i costi e soprattutto creando un prodotto di altissimo livello che coniuga le linee del passato con le necessità attuali". "Quella nella capitale era un'assenza non più tollerabile - ha detto - soprattutto per chi ha nella gente la propria forza. Noi - si schermisce Domenicali - veniamo da un piccolo paesino perso nella Pianura Padana, e siamo coscienti della fiducia che le persone danno al nostro marchio, oggi ancor più di ieri. Urus - prosegue - era una scommessa, difficile e per alcuni indigesta: l'abbiamo vinta rispettando i tempi di progettazione, contenendo i costi e soprattutto creando un prodotto di altissimo livello che coniuga le linee del passato con le necessità attuali". L'auto elettrica è nei sogni degli italiani, mentre il diesel subisce lo stigma dei recenti scandali e si allontana dall'essere oggetto del desiderio, nonostante gli studi dimostrino che i propulsori a gasolio più recenti sono amici dell'ambiente. E' questa la conclusione cui si giunge dopo la diffusione all'Automotive Dealer Day in corso a Verona di un ampio studio commissionato da Unrae al Censis e di un sondaggio, elaborato da Quintegia. Su un pool di 1.366 potenziali acquirenti italiani d'auto tra i 25 e i 65 anni, si legge nel sondaggio, l'elettrico è desiderato dal 50% degli intervistati; meglio ancora fa l'ibrido (61%), mentre il Gpl conquista il 43%. Una vera rivoluzione se si considera che questi tre tipi di alimentazione rappresentano nel primo quadrimestre 2018 appena il 10% del mercato. Il diesel diventa la Cenerentola e scivola in coda alle preferenze (è al 37%, oggi conquista il 54,8% dell'immatricolato). Le motivazioni che portano a preferire i motori alternativi a benzina e diesel sono numerose: più della metà (55%) degli intervistati orientati verso un'auto elettrica ritiene importante l'aspetto ecologico, mentre il 47% ne rileva i vantaggi economici (in particolare i risparmi sul bollo auto). Continua su ANSA Motori |
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September 2020
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